Buongiorno !!
Hey tu, si, tu che mi stai guardando con quella bella tazza in mano, cosa stai bevendo? Cappuccino? Thé? Mi passi un paio dei tuoi biscotti? Ma si dai, sono qui sotto, mi vedi? Eccomi, questa sono io …

Hops, noooo noooo, mi sono confusa, io sono questa, eccomi …

Facciamo amicizia?
COME DICI? VUOI SAPERE COME SONO “FINITA” A FARE L’ANIMATRICE SE PRIMA ERO UN ASSISTENTE DI ESPORTAZIONE?
E’ un po’ strano vero? In effetti non c’entra niente, eppure questo “salto” ha un suo perché. E’ un salto come quello di Clemente, l’asinello resiliente.
Ora te lo racconto 😉
😜
Prima però voglio raccontarti la storia di Clemente, l’asinello resiliente (ehm… il nome Clemente gliel’ho dato io).
L’ ASINO CADUTO NEL POZZO
Un giorno, l’asino di un contadino cadde in un pozzo. Non riportò alcuna ferita, ma non poteva uscire da lì con le sue proprie forze. Il contadino pensò che l’asino era già molto vecchio e non serviva più a niente, e anche il pozzo ormai era secco ed aveva bisogno di essere chiuso in qualche maniera. Così non valeva la pena sprecare energie per tirare fuori l’asino dal pozzo. Allora chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a interrare vivo l’asino.
Ciascuno di essi prese una pala e cominciò a gettare della terra dentro il pozzo. L’asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo e pianse disperatamente. Tuttavia, con sorpresa di tutti, dopo che ebbero gettato molte palate di terra, l’asino si calmò.
Il contadino guardò in fondo al pozzo e con sorpresa vide che ad ogni palata di terra che cadeva sopra la schiena, l’asino la scuoteva, salendo sopra la stessa terra che cadeva ai suoi piedi. Così, in poco tempo, tutti videro come l’asino riuscì ad arrivare alla bocca del pozzo, passare sopra il bordo e uscire da lì, trottando via felice.
(Esopo)
Cosa significa Resiliente: dotato di resilienza. Resilienza: In tecnologia, la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. In PSICOLOGIA, la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà (io vorrei aggiungere: ed uscirne più forte di prima).
😊
OK, ORA POSSO RACCONTARTI LA MIA STORIA…
Era una notte buia e tempestosa… no, non è vero… era un pomeriggio qualunque ma va bene lo stesso, era il 2012 e stavo camminando per i fatti miei, quando all’improvviso incontro Michele, il mio compagno di banco della prima elementare, che non vedevo dai tempi della scuola. Sono passati tantissimi anni (noooo, per carità non chiedermi quanti, ahahah), così decidiamo di sederci in un bar per raccontarci cosa abbiamo fatto in tutto quel tempo. Ebbene, abbiamo chiacchierato e riso tantissimo e prima di andare via, Michele mi saluta così: “Quanto sei simpatica, quanto fai ridere, ciao Ro’.” Io muta…
Qualche giorno dopo, incontro un mio amico artista, gli racconto questa storia e lui mi fa: “Beh, ha ragione, quando sei in vena fai un sacco ridere. Dovresti farlo per mestiere.” Ancora una volta muta… indecisa se picchiarlo ahahah (scherzo). Comunque l’amico mi consiglia di andare in un conosciutissimo negozio della zona dove avrei potuto fare dei corsi di truccabimbi, magia, ecc. Inizialmente ho letteralmente riso “Ahahah, figuriamoci, io animatrice! E poi non è mica un lavoro!” (erroreeee, sì che è un lavoro)!
Comunque poi ci ho pensato un po’ su e mi sono detta “Perché no?” In fondo, l’azienda per cui lavoravo stava licenziando in blocco per via della crisi economica in corso e qualcosa dovevo fare, tanto valeva dare un occhiata. Così sono andata a dare questa occhiata, così, tanto per curiosità, senza troppa convinzione. Invece… piano piano ho scoperto questo incredibile e infinito mondo dell’animazione per bambini e me ne sono innamorata.
Eeee… Patatrakkk, è stato lì che ho deciso “Siii, voglio farlo”, così ho cominciato a fare corsi, a imparare affiancando altri animatori e poi ho aperto una partita iva, eccetera eccetera eccetera. E’ così che sono uscita dal “pozzo”, come Clemente! Da una cosa brutta ne è uscita una bellissima. Sono molto contenta, imparo sempre cose nuove, mi vengono nuove idee e incontro tante persone!
Dlin dlon, comunicazione di servizio per i vostri figli: Cari bambini, se qualcosa non va per il verso giusto, non vi abbattete, parlate con mamma e papà che vi aiuteranno a fare come Clemente (e un po’ anche come Trappola): da una cosa un po’ storta ne può nascere una bella.
😍
Vi è piaciuta la mia storia?
Avete voglia di raccontarmi le vostre? Se vi piacerebbe vederle pubblicate sulla pagina Facebook di Trappola (con dei nomi di fantasia) scrivetemi!
Ed ora, siete pronti per le prossime curiosità?
Restate collegati!